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> ITINERARI VASARIANI® Nella città di Padova
Giorgio Vasari a Padova – 1541 e 15/20 Giugno 1566
Nell‘accurata preparazione del testo de “Le Vite” Giorgio Vasari volle verificare de visu la messe di notizie, raccolte direttamente e tramite prestigiosi corrispondenti, sulle Opere che gli Artisti avevano realizzato sul territorio italiano dal passato al suo presente. A tale scopo lo storiografo aretino intraprese due principali viaggi nei vari stati italiani – uno nel 1541 in vista dell’edizione del 1550 e l’altro nella Primavera 1566 per l’altra edizione del 1568 – fermandosi a Padova sia la prima che la seconda volta data l’importanza artistica della Città. Nella sua descrizione delle opere patavine particolare attenzione Vasari pose in quelle di Donatello tanto da ripeterne l’esatta indicazione nelle due stampe del celebre libro. In questo Itinerario Vasariano dedicato alla Basilica del Santo verrà compresa naturalmente la scultura equestre dedicata al capitano di ventura Erasmo da Narni detto il Gattamelata, pur essendo collocata nell’area adiacente ma facente parte del complesso antoniano. Nel riportare gli scritti vasariani seguiremo la guida alla Basilica di Padre Vergilio Gamboso O.F.M. Conv. Del 1966, pubblicata giusti 400 anni dalla presenza dell’Artista granducale in quel luogo.
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> Padova come non l’hai mai vista
ITINERARI VASARIANI®: Ciclo di 2 percorsi d’arte il cui punto importante è la narrazione di una questione mai analizzata prima – un punto di vista che unisce egregiamente le opere, gli aspetti personali delle vite degli artisti e contestualizzato all’epoca in cui l’opera è stata prodotta. Visitare l’Arte della Città di Padova sulle tracce di Giorgio Vasari” – Artista e primo Storico dell’Arte italiano – costituirà un’occasione per taluni di conoscenza e per altri di Riscoperta della Città. Percorsi indubbiamente ricchi di interesse perché i giudizi critici vasariani sono ancora attuali e unendo le vite degli artisti alle Opere degli stessi le restituiscono quasi nella loro contemporaneità con una visione insostituibile per la conoscenza delle stesse.
1o: Area Monumentale e Complesso della Basilica di Sant’Antonio: Basilica, Oratorio di San Giorgio, Scuola di Sant’Antonio, Loggia e Odeo Cornaro
2o: Come accade negli itinerari cittadini, Giorgio Vasari ci guida alla conoscenza ed alla riscoperta di Opere d’Arte presenti a Padova in un percorso Donatelliano con note Vasariane: Chiesa degli Eremitani, Cappella Ovetari, Chiesa di San Francesco, Monumento Roccabonella, Santa Maria dei Servi, Cristo Crocifisso
Alcune delle Opere allora descritte nelle Città oggi non vi sono più ed il seguire il percorso che le ha portate in altre sedi è un ulteriore motivo di interesse così come leggere di quelle che c’erano e che sono disperse. “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori” è la preziosa testimonianza del primo storico dell’arte per eccellenza, Giorgio Vasari. Nella stesura di questa Bibbia dell’arte e degli artisti italiani, il Vasari girò in lungo e in largo l’Italia nel corso di due grandi viaggi, nel 1541 e nel 1566, durante i quali toccò entrambe le volte Padova, alla luce del suo ruolo di primaria importanza in campo artistico. Nella sua descrizione delle opere patavine, il Vasari ha posto particolare attenzione a quelle di Donatello, tanto da ripeterne l’esatta indicazione nelle due stampe del celebre libro.