Toscana

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> ITINERARI VASARIANI® Nella città di Firenze

Nella Primavera del 1566 Giorgio Vasari, Artista e primo Storico dell’ Arte italiano, affronta un lungo ed impegnativo viaggio – estendendo quello già fatto nel 1542 – in preparazione della seconda edizione delle Sue celeberrime “Vite”, edite poi nel 1568  “…essendo quasi al fine di questa mia fatica, prima che io le scriva, vederle e farne giudizio.” Data la vastità del racconto che Giorgio Vasari fa delle opere conservate nella città di Firenze, capitale del Granducato di Toscana, è possibile suggerire molti Itinerari che possono seguire Artisti, Luoghi, Epoche – naturalmente comprese tra quelle di  Cimabue e di Michelangelo – e dato che nel 2022 si terranno le Celebrazioni per i 550 Anni dalla morte di Michelozzo, compagno di Donatello, ed una mostra su quest’ultimo, ci pare opportuno iniziare da questi due Grandissimi Artisti del Rinascimento, l’uno architetto della Famiglia dè Medici e l’altro loro Scultore, oltre che il più grande della Storia dell’Arte.

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> Firenze come non l’hai mai vista in due tappe vasariane

> Con Vasari due tappe a Firenze

1a: Sulle tracce di Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi: Restate poche opere scultoree dell’attività artistica di Michelozzo, l’Itinerario Vasariano a lui dedicato comprenderà Firenze ed alcune località della Provincia, sempre naturalmente legate alla Famiglia dè Medici, ed in particolare il Mugello dove ha realizzato le ville di Cafaggiolo e del Trebbio oltre al mirabile Convento di Bosco ai Frati. Oltre alle ville Medicee di Fiesole e di Careggi l’architetto Michelozzo ha caratterizzato Firenze con Palazzo Medici, il restauro di Palazzo Vecchio, San Marco, Santa Croce, le cappelle della Santissima Annunziata e di San Miniato al Monte. Sue opere scultoree sono conservate al Bargello, al Museo dell’Opera del Duomo, al Battistero. L’Itinerario e “Le Celebrazioni Michelozziane” permetteranno di far conoscere Michelozzo come merita, un Grande Artista compagno di Donatello e preferito da Cosimo dè Medici a Brunelleschi.

2a: Sulle tracce di Donato di Niccolò di Betto Bardi, meglio noto come Donatello: Le sculture di Donatello rappresentano le opere d’Arte più preziose dei Musei del Bargello e dell’Opera del Duomo e caratterizzano i maggiori monumenti della città come Palazzo Vecchio, Battistero, Santa Maria del Fiore, Santa Croce, Orsanmichele, San Lorenzo, Palazzo Medici e l’Itinerario si può quindi sviluppare toccando questi luoghi  e facendole rivivere nelle descrizioni di Giorgio Vasari: lo storiografo aretino dedica a Donatello una lunga “Vita” data l’importanza che gli riconosce. Le realizzazioni in marmo ed in bronzo sono i famosissimi capolavori, capisaldi dell’arte scultorea di ogni tempo in cui è raccontata tutta la vita artistica di Donato, dagli inizi all’epilogo. Unica tappa in provincia è quella di Bosco ai Frati dove è conservato il Crocifisso della famosa disputa tra Donatello e Brunelleschi raccontata con dovizia di particolari, e gran gusto per l’aneddoto, da Vasari.